martes, 25 de septiembre de 2012

Archistudio Architettura & Design Architetto Salvatore Palmeri - Palermo - Sicilia

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PROGETTO DI DUE EDIFICI RESIDENZIALI SU DUE ELEVAZIONI FUORI TERRA IN LOCALITA' PANTELLERIA - TRAPANI
INTERVENTO DI NUOVA COSTRUZIONE
RICHIESTA CONCESSIONE EDILIZIA

“Nei millenni i nostri predecessori hanno saputo costruire una raffinata rete di relazioni tra territorio, clima e risorse naturali che si è rivelata durevole e ci ha traghettato con successo nell’era della tecnologia petrolifera. L’abbondanza dell’energia fossile, peraltro non infinita, rischia ora di trasformarsi in dipendenza e distrugge rapidamente quella delicata trama di relazioni, considerandola superflua.
I giardini murati di Pantelleria, sono lì a ricordarci che non bisogna perdere la memoria di quanto forse un domani tornerà utile, almeno sotto forma di idea, anche da rivisitare alla luce delle conoscenze attuali e dei cambiamenti climatici attesi.”1
La storia dell'Isola di Pantelleria e delle sue Genti è caratterizzata sia dalle sue origini vulcaniche che dalla sua posizione geografica al centro del canale di Sicilia, tra l'Africa e l'Europa.
I Fenici la chiamarono Yrnm, isola degli uccelli starnazzanti, i Greci Kosyras, trasformata in Cossura dai Latini.
Per gli Arabi era Al-Quasayra, Kusirah, Quawsarah e poi Bent-el-Rhia, figlia del vento.
La colonizzazione araba, con l'inserimento delle popolazioni berbere del nord Africa, è, senza dubbio, quella che ha lasciato i segni più tangibili. Agli Arabi si deve infatti la ripresa dell'agricoltura, grazie all'inserimento di nuove colture e di nuovi metodi di coltivazione. In questo periodo, infatti, l'agricoltura diventa la principale risorsa dell'economia pantesca, e fondamentale sarà, da allora, la “tradizione contadina “.
Numerose sono le testimonianze che questo popolo ci ha lasciato, a cominciare dai nomi di molte contrade di chiare origini arabe o berbere, come: Kamma, Bukkuram, Kattibugale, Benikulà.
Oltre alla ripresa degli sviluppi commerciali dell’isola, gli arabi crearono il dammuso, un edificio così pienamente conformato al paesaggio naturale, simbolo di un’efficace maniera di vivere il territorio, che sposava tecnologie costruttive a semplicità e sintesi.2
Il dammuso, è la splendida e ricca eredità che gli Arabi cedettero al territorio circa novecento anni fa quando, nel 1123, l’isola fu annessa alla Sicilia normanna di Ruggero I.
L’abitazione del dammuso si erge su fondazioni poco profonde, circa cinquanta centimetri, ed è composta generalmente da tre ambienti interni: il principale è la kammira, cui sono affiancate l’arkova e il kammirino, che nel complesso costituiscono un’unica cellula abitativa. Le cellule si possono riscontrare singole o, soprattutto in tempi più recenti, aggregate. Poche ed essenziali le aperture che si limitano alla porta d’ingresso e a piccole finestre: gli occhi di pietra.3
La nostra progettazione nasce quindi dalla forte e alta attenzione al rispetto del luogo, alla sua storia e alla sua cultura millenaria, mediante l’utilizzo di tecnologie artigianali e materiali tipici dell’isola di Pantelleria, come l'uso della pietra lavica e le coloriture ad essa connesse o le facciate dal colore bianco e con grande attenzione al recupero delle acque meteoriche, tipicità dell’architettura “pantesca”.
1 Luca Mercalli, “ Dal passato, comunicazioni per affrontare il futuro”.
2 Federica Campanelli, “ I Dammusi di Pantelleria – La Terra, La Pietra, La Casa “
3 Comune di Pantelleria, “Pantelleria - Sesioti, Romani, Fenicio-Punici,Bizantini, Arabi, Normanni, Borboni






Salvatore Palmeri

Nasce nel 1971 in provincia di Trapani. Si laurea nel 2000 alla facoltà di architettura di Palermo. Nel 2000 fonda con Biagio Cassisa l’ArchistudioPalermo, per la progettazione di spazi interni ed esterni, nonché la progettazione di oggetti di design utilizzati da diverse attività commerciali.

Nel 2004, in seguito alla separazione collaborativa con l’architetto Biagio Cassisa, lo studio viene seguito dall’architetto Palmeri, a cui si uniranno nel corso degli anni un folto gruppo di architetti, ingegneri, e interior design.

A partire dal 2005, la sua attività professionale, con studio a Palermo, si rivolge all'interior design e soprattutto all'architettura dedicata agli spazi esterni e agli elementi strutturali. Vengono realizzate una serie di case, tra le quali casa Villaciambra (2005), casa Pergola (2006), Villa Greco Trabia (2006). Per alcune Banche Finemiro cura l'immagine architettonica e lo styling di alcune agenzie, in particolare la sede principale di Trapani.

Ha redatto altri progetti significativi nel campo turistico (Camping Soleado San Vito Lo Capo), Scolastico ( Istituto Figlie della Misericordia Palermo), Sportivo (Kartodromo di Lascari) e Pubblico ( Progetto dei Giardini di Palazzo Reale-ARS Palermo), Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza Palermo.

Sono in corso di realizzazione l’ampliamento della casa di riposo per anziani (Palermo), un locale commerciale, l’ampliamento del Kartodromo Lascari, ville nel Palermitano, e due progetti relativi a complessi turistici nel trapanese. Recentemente è stato portato a termine ed inaugurato il progetto degli spazi esterni dei giardini di Palazzo Reale, interni al Palazzo dell’Assemblea Regionale Siciliana (PA)
 
WEB:  http://www.architettosalvatorepalmeri.it/
FACEBOOK: http://www.facebook.com/archistudiopalermo

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