martes, 18 de abril de 2017

Siciliano Sono band



Biografia e Discografia Siciliano Sono band
Siroko” autoprodotto 2012
Mundo Malo” autoprodotto 2016
Esperanza” singolo, autoprodotto 2017
Dal profondo sud della Sicilia, Agrigento, nasce la band Siciliano Sono, oggi considerata una delle realtà musicali emergenti di maggiore spicco. La band si è formata nel 2009 da un’idea del cantautore Biagio Marino il quale, dopo aver intrapreso un percorso da solista, completa il progetto coinvolgendo alcuni degli attuali componenti. Così come la Sicilia è stata terra di conquista e incontro di culture, la musica dei Siciliano Sono è un ibrido di sonorità dal sapore latino, ska, reggae e pop che coinvolge e trasmette una ventata di allegria che sfocia sempre in una incalzante festa per qualsiasi età. Dopo essersi affermati in giro per la Sicilia nell’estate del 2012 esce il loro primo lavoro, il disco “Siroko” (Scirocco). Un disco che richiama suoni, culture ed essenze diverse che si mescolano. L’album desta subito interesse nel panorama musicale siciliano con grande apprezzamento di pubblico e critica. La band rinsalda il suo equilibrio e nel 2014 esce il videoclip di “Un mondo che non c’è” estratto dall’album “Siroko”. Nel 2015 i Siciliano Sono intraprendono un nuovo progetto “Mundo Malo” dal quale l’album prende il nome dall’omonimo singolo. Un concept album con uno sfondo sociale dal gusto sarcastico e al contempo leggero, contenente undici tracce delle quali quattro in lingua spagnola. In occasione delle feste natalizie dello stesso anno, la band realizza il videoclip “Buon Natale 2015 dai SICILIANO SONO & RIFLESSI STUDIOS” per porgere i migliori auguri al proprio pubblico, proponendo così una versione originale di canti natalizi popolari della tradizione siciliana rivisitati in stile reggae. A Gennaio 2016 viene pubblicato il videoclip del primo singolo estratto “Mundo malo”. Nell’aprile 2016 è la volta di “Come nacquero le corna” secondo singolo estratto che anticiperà l’uscita dell’intero album il 13 maggio 2016. A Marzo del 2017 presentano “Esperanza” brano dedicato ad una storia d’amore e legato alle conseguenze degli ultimi avvenimenti catastrofici del centro Italia.
I Siciliano Sono:

Adriano Clementi-batteria; Rosario Bevilacqua- basso; Francesco Nicolosi – chitarre; Salvatore D’Addeo – tastiere; Biagio Marino – testi, voce e musica; Adriano Carnabuci – percussioni; Alfonso Barba – trombone; Alessio Russo – tromba. 


Introduzione al brano
ESPERANZA – SICILIANO SONO BAND


Da sempre i disagi sociali sono stati fonte di attenzione e di ispirazione per la band Siciliano Sono che utilizzano la loro musica per raccontarli. “Riteniamo”, dice il portavoce della band, “che le sofferenze, la corruzione, la malavita, l'odio razziale siano alcuni dei temi profondi, a volte spettrali sui quali riflettere per non rassegnarsi e tirare avanti con un sorriso amaro”. La loro musica racchiude parole e suoni che abbracciano universalmente tutte le realtà e che miscelano lingue, pensieri e culture. Questa volta è proprio il proprio Paese che la band vuole raccontare, ed in particolare gli ultimi dolori patiti dal centro Italia che ha subito in un ristrettissimo lasso di tempo terremoti, allagamenti e valanghe. Regioni martoriate dalla potenza della natura che si è accanita come se avesse con loro un conto in sospeso. “A peggiorare queste tragedie le istituzioni, che con la propria impronta devastante e opportunistica hanno compromesso le operazioni di salvaguardia e intervento. Un modus operandi lascivo e superficiale a scopi esclusivamente monetari e politici che non tiene conto della sicurezza e del benessere di ogni individuo né prima né dopo eventi drammatici come quelli appena trascorsi. Interventi fuori tempo, costruzioni inadeguate, gestioni approssimative, che ancora una volta vengono messe inesorabilmente a nudo dalla potenza della natura che sembra quasi voler fare giustizia”. Esperanza è il nuovo singolo dei Siciliano Sono, con il quale la band vuole esprimere la propria vicinanza e condividere il disagio e la frustrazione che quegli italiani stanno vivendo. Al di là degli errori politici, di quelli professionali e umani, l'obiettivo è quello di raccontare e rappresentare l'esperienza di coloro che hanno vissuto in prima persona il dramma attraverso una storia d'amore "uccisa" dalla violenza della catastrofe. il dolore di un uomo che impotente e rassegnato alla natura, si vede estirpare la propria metà che perde la vita sotto la neve. Esperanza è una rumba dalla melodia malinconica che accompagna dolcemente il racconto fino al ritornello, volutamente ripetitivo, che disegna la stessa continuità con la quale si sono verificati i disastri naturali. Il ritmo è morbido, quasi rispettoso, e silenziosamente si fa strada tra le note per non disturbare le emozioni. Un brano prevalentemente acustico in cui dominano gli incastri ritmico-melodici delle chitarre e del guitalele che si poggiano su leggeri tappeti di fiati e fisarmonica. Ancora una volta la band nella propria espressione sottolinea l'integrazione di culture, simbolo del nome ma anche tema portante e ricorrente della loro musica.



ESPERANZA
(Marino Biagio)


La ultima esperanza è di saperti ancora viva,
che la terra ancora trema e la vita qui continua.
Siamo tutti emigranti del pianeta proibito,
cerchiamo la nostra pace, la troviamo in un sorriso.


Se comprassi la speranza la pagherei a peso d’oro,
per sentire la tua voce come canta una sirena.
Non c’è terra in questo mare ma un immenso manto bianco,
non riscalda questo corpo io ho già perso tutto quanto.


Ritornello
Oltre la barriera
Oltre oltre la barriera
Al di là della barriera ho trovato il mio destino
Oltre la barriera
Oltre oltre la barriera
Al di là della barriera ho abbracciato il mio destino


Se resterà un ricordo sarà una stella della notte,
avrà il suo posto fisso come il sole di ogni giorno.
La mia mano non è servita ho guardato come Orfeo,
non era questo il nostro addio sarò con te amore mio.


Se comprassi la speranza la pagherei a peso d’oro,
per sentire la tua voce come canta una sirena.
Non c’è terra in questo mare ma un immenso manto bianco,
non riscalda questa corpo io ho già perso tutto quanto.


Ritornello
Oltre la barriera
Oltre oltre la barriera
Al di là della barriera ho trovato il mio destino
Oltre la barriera
Oltre oltre la barriera
Al di là della barriera ho abbracciato il mio destino


Se comprassi la speranza la pagherei a peso d’oro,
per sentire la tua voce Come canta una sirena.
Non c’è terra in questo mare ma un immenso manto bianco,
non era questo il nostro addio sarò con te amore mio.



INTRODUZIONE AL DISCO MUNDO MALO DEI SICILIANO SONO

MUNDO MALO è il titolo del secondo lavoro discografico della band "SICILIANO SONO". Un'immersione tra nuove sonorità, messaggi e lingue che convergono unicamente in un concept album. Filo conduttore è l’osservazione disincantata della realtà di un mondo "violentato" dal potere e sottomesso alla società odierna.
Il nuovo percorso artistico della band è frutto di un differente approccio musicale; contaminazioni di patchanka, ska, reggae, cumbia, rumba e balkanico si incontrano e arrichiscono gli arrangiamenti che si orientano su tradizioni oltremare e alla world music.
Mundo Malo è composto da 11 tracce, quattro delle quali in lingua spagnola. Il primo omonimo singolo e videoclip estratto (https://www.youtube.com/watch?v=RGPAS8861NY) ne anticipa i sapori in un mix di rumba e cumbia con incursioni elettro-acustiche che si fondono a sonorità reggaeton e funky/rap.
Come nacquero le corna, la traccia che introduce l'album, rappresenta non a caso, l'origine di tutto. Le immagini singolari e frenetiche del videoclip, si sposano perfettamente con il ritmo incalzante del brano dai tratti tipicamente balcanici. Tappeti di fanfara di ottoni, bassotuba, clarinetto, tarbuka e tapan (tamburo bipelle tradizionale) creano atmosfere ideali riconducibili alla genesi della tentazione umana descritta nel brano.
Il carattere apparentemente pessimistico dell'album è in realtà spezzato dall'approccio cinico, sarcastico e al contempo speranzoso di alcune canzoni che ne addolciscono seppur temporaneamente i temi trattati. Dalle disfatte di personaggi della tradizione siciliana che rappresentano simbolicamente la leggerezza (Giufà), alla delusione di un amore (Balla), alla corruzione e la mancata meritocrazia che persiste nel mondo del lavoro (Raccomandazioni).
Mundo Malo è la rappresentazione della piena consapevolezza artistica della band che raggiunge la massima espressione nel loro spettacolo dal vivo, una fiesta total per qualsiasi età. Un feedback che negli anni si consolida e conferma la permanenza nella scena musicale degli indie italiani.


Come nacquero le corna videoclip del secondo singolo estratto dall’album Mundo Malo in uscita a Maggio 2016.


Come nacquero le corna è il nuovo singolo dei Siciliano Sono, tratto dall’album Mundo Malo in uscita a Maggio 2016.
Le insistenti espressioni del testo e un arrangiamento energico e sfrontato dai ritmi incalzanti, con chiari riferimenti alla tradizione balcanica, offrono a questo singolo una verve travolgente e carismatica, in grado di conquistare l’ascoltatore.
Con la direzione di Andrea Sardo della Riflessi studios, l’ambientazione del videoclip in un circo risulta essere azzeccata poiché esprime al meglio il messaggio della genesi del peccato originale legato al dominio dell’uomo manipolatore e “domatore” dell’umanità.
Il testo e le incursioni musicali di tipo greco e slavo trovano compiuta espressione nelle immagini di contorsionisti, giocolieri, sputafuoco e uomini dalle lunga corna sul capo che vengono “controllati” dal loro ammaestratore.
Le immagini mostrano momenti di ballo, musica e frenesia che si intrecciano e fanno pensare al popolo ebraico che disorientato e ostile alla volontà di Dio, si concede a balli e canti in onore di un Dio vitello la cui genesi e creazione fu dell’uomo stesso.
L’uomo creatore del caos sta tradendo la sua stessa razza. Una crisi d’identità dal senso collettivo di appartenenza al genere umano e un sistema subdolo e perverso portano alla distruzione delle capacità personali, al progresso.
Oppressi ed oppressori da sempre in contrasto lottano distruggendosi a vicenda.
L’immagine finale del video clip, dimostra che il domatore/dittatore perde la sua battaglia e da despota si trasforma in suddito.


Regia: Andrea Sardo
Scenografie: Mariachiara Padalino
Ass. di scena: Salvo Lo Re, Giuseppe Alaimo
Backstage: Lillo e Gianmarco Conte
Foto di scena: Gero Bellavia
Trucco: Adriana Cino
Montaggio: Andrea Sardo
Riprese presso: Circo Sandra Orfei, fratelli Vassallo.
Cast: Garbiele Di Bella, Filip Sferrazza, Andrea La Lomia, Adele Greco, Elisabeth Grassonelli senior, Elisabeth Grassonelli junior, Melani Vassallo, Nicole Tucci.



Mundo Malo
(Marino Biagio)


Mundo tu vas a sufrir
yo tengo pena y voy a padecer
por tus problemas, lo lamento por ti
un niño que abraza a su madre
es como una flor de la naturaleza
es una luz de esperanza, esta es la vida!


Uh no no puede llovèr pà siempre
es un llanto, que escurre en la cara.
yo quisiera volver a estar
En las calles del paraíso.


Vivimos el presente, sin pensar en el futuro
para ser feliz asì es la vida.
Talvèz por tus caprichos, talvèz tu incongruencia todos cantan, todos viven.


Uh no no puede llovèr pà siempre
es un llanto, que escurre en la cara.
yo quisiera volver a estar
En las calles del paraíso.


Este mundo malo mundo come Lazzaro defunto, cerca invano la sua via, pace all’anima e a vossia.
Adduma speranza sta falsa crianza, di genti perdenti amara veramenti. E c’è un santu ca ccà prega tantu, e c’è un munnu ca ccà soffri tantu, este mundo malo que siempre enfermo, este es un mundo malo! 



Mundo Malo - Siciliano Sono
(RECENSIONE)


Mundo Malo” è il nuovo singolo della band Siciliano Sono, primo assaggio del secondo disco di inediti in uscita nell’estate 2016.
La band siciliana torna con un brano in lingua spagnola dal sapore latino e dal profumo di Sicilia, un mix di rumba e cumbia con incursioni elettro-acustiche che si fondono a sonorità reggaeton e funky/rap davvero interessanti; un ritmo che incalza e pulsa fino a farti muovere dalla sedia.
Da sempre la band ha cercato, attraverso i propri brani, di raccontare la parte più vera e reale di una società del nostro tempo, una condizione politica e sociale di un mondo “violentato” dal potere.
Il nuovo singolo, che riassume i temi portanti di tutto l’album, è frutto di un differente approccio della band che si allontana dalla propria cultura natia per lasciarsi coinvolgere da tradizioni oltremare e sperimentare nuovi ritmi e lingue; un’influenza che però non intacca le radici ben salde delle proprie origini.
Il testo (scritto da Biagio Marino cantante e front man della band) spinge alla riflessione di un tema che mai come oggi risulta essere di estrema attualità: un’osservazione disincantata della realtà, una società in preda alla violenza e all’egoismo che degenera in guerre, terrorismo e lotta al potere. Una situazione candidamente rispecchiata nell’uomo che spera in un ritorno ai valori fondamentali della vita e ai sentimenti veri.
Un lavoro di ricerca tra nuovi suoni e parole ha portato ad esprimere al meglio un unico messaggio: siamo tutti figli dello stesso pianeta Terra, un paradiso in cui uomini, donne e bambini di ogni origine, consapevoli o non, contribuiscono a determinarne il deterioramento.
Nella clip compaiono immagini d’impatto e reali che scorrono ormai con naturale freddezza; flashback insistenti di avvenimenti ai quali si alterna l’invito a reagire sottolineato dal carattere spensierato dei ritornelli. Frasi come no no puede llover pa siempre o yo quisiera volver a estar en las calles del paraiso racchiudono il messaggio che i Siciliano Sono vogliono trasmettere.
Testo, musica e video rappresentano una combinazione artistica perfetta che auspica a liberare la mente e l’animo di ogni individuo costretto ad essere la pedina di un sistema che imprigiona fisicamente e psicologicamente .

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